Il Sangiovese di Romagna.
Una leggenda narra che i cappuccini del convento di Santarcangelo, abili coltivatori di vite, ospitarono un giorno un illustre personaggio. In occasione di un banchetto, gli servirono una coppa del loro miglior vino. Immediatamente l’ospite, inebriato dall’eccellenza della bevanda, ne chiese subito il nome. Questo scatenò per qualche istante grande imbarazzo, poiché nessuno aveva mai dato un nome al vino, poi, uno dei frati prontamente rispose “il Sangue di Giove”, ispirandosi al nome del colle su cui si erge il convento (appunto “Giove”) e al colore intenso del vino, rosso come sangue. Solo col passare del tempo la denominazione si trasformò in “Sangiovese”.
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